Attacchi di panico

Quando possiamo parlare di attacco di panico?
Pubblicato il 27 settembre 2012 in Psicopatologia.

I Disturbi della Personalità da Attacchi di Panico ( d.a.p.) sono caratterizzati da uno o più episodi di attacchi di ansia che possono manifestarsi in maniera improvvisa e senza una apparente causa esterna scatenante. Un attacco di panico è un periodo di intensa paura e disagio dove almeno 4 dei seguenti ( 9 ) sintomi si manifestano improvvisamente e raggiungono la massima intensità in pochi minuti.

1)Paura di perdere il controllo.

2)Palpitazioni o aumento della frequenza cardiaca.

3)Tremori e/o sbandamenti oscillatori.

4)Senso di irrealtà o di estraniazione.

5)Respiro affannoso o leggero senso di soffocamento.

6)Dolori o fastidi al petto.

7)Fastidi e/o leggeri irrigidimenti dietro la testa in zona “cervicale e nuca”.

8)Paura costante che questi sintomi possano tornare all'improvviso.

9)Sentirsi male nel pensare che nessuno ti possa aiutare.

Possono avvenire allontanandosi anche pochi chilometri da ambienti famigliari, in mezzo al traffico, in ambienti aperti o chiusi, affollati o meno e comunque senza una realtà contestuale che li giustifichi. La persona avverte talora, oltre alla paura, ansia, angoscia, tachicardia e sudorazione, senso di morte imminente con la sensazione che nessuno sia in grado di poterla soccorrere.

Chi ha provato un attacco di panico, teme continuamente che si possa ripresentare in qualsiasi momento e si impegna a evitare luoghi e situazioni correlate al primo attacco (fobie), ma inutilmente poiché il panico puù ugualmente tornare portando ad una progressiva estensione delle pseudo protezioni fobiche.

Dal punto di vista statistico le donne hanno una probabilità doppia rispetto agli uomini di essere colpite da attacchi di panico. Anche genitori, fratelli o figli di chi soffre di questo stesso disturbo hanno probabilità maggiori, rispetto ad altre persone, di incorrervi.

In questi soggetti, anche quando non siano colpiti da un attacco di panico, rimane il disagio e la sensazione di insicurezza legati all'ansia anticipatoria che l'attacco possa ripresentarsi.
Alcuni trovano riparo nella compagnia costante di una persona cara che dedicandosi al soggetto sofferente puù alleviarne temporaneamente la sintomatologia.

Riteniamo assai indicata ed efficace l'affermazione che il paziente sovente vive con la paura di aver paura.

Si ritiene che in Italia ne soffra o ne abbia sofferto quasi il 10 per cento della popolazione. La maggior frequenza sembra si situi tra i 20 e i 40 anni.





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Tags: Attacchi di panico, disturbo di personalità, ansia
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