Impotenza e ipnosi

uno dei più bei racconti terapeutici di M. Erickson
Pubblicato il 27 settembre 2012 in Ipnosi.
E’ questo uno dei più bei racconti terapeutici che M. Erickson ci ha lasciato nel volume “ La mia voce ti accompagnerà”. Sarà piacevole ed istruttivo vedere all’opera, senza che peraltro utilizzi in questo caso l’ipnosi, il più noto ed importante ipnoterapeuta della seconda metà del XX secolo.
Io cerco sempre di confezionare la terapia su misura per ciascun paziente. Una volta, un medico venne da me e mi disse: "Ho avuto il mio primo rapporto in un bordello. Questa esperienza mi ha disgustato, tanto che nei vent'anni da allora trascorsi non ho avuto una sola erezione. Ho affittato donne a tutti i livelli, e ho dato loro molti soldi, e ho detto loro: 'Fatemi avere un'erezione', e tutte hanno fallito. Ora ho trovato una ragazza che voglio sposare. Ho provato ad andare a letto con lei, lei è molto cara e sollecita, ma io non riesco ad avere un'erezione".
"Mi faccia parlare con la ragazza", dissi, "voglio avere un colloquio con lei, e poi parlerò con entrambi insieme". Alla ragazza dissi: "Vada a letto con lui ogni notte, ma sia una donna freddissima. Non gli permetta di toccarle il seno, di toccarle il corpo, in nessun modo. Lo vieti, semplicemente. È molto importante che lei ubbidisca a queste istruzioni". Poi feci entrare il medico e dissi: "Ho detto a Mildred che deve andar a letto con lei ogni sera. Le ho detto di rifiutare qualsiasi suo tentativo di baciarla, di toccarle il seno, i genitali, il corpo. Si deve rifiutare totalmente. E voglio che ciò avvenga per tre mesi. Poi tornerete e discuteremo la situazione".
Ai primi di marzo, lui perse la testa e la 'violentò'. Ora, Mildred era una bellissima donna, con un bellissimo aspetto. E quando il paziente fu messo di fronte all'impossibilità derivata da Mildred, non da lui, ciò mutò lo schema di riferimento. Era Mildred che stava rendendo impossibile il rapporto, non lui. Così non doveva più continuare a farsi condizionare dal suo pene floscio. Mildred glielo aveva reso impossibile. Poiché la prima esperienza sessuale fatta in un bordello aveva disgustato il paziente, e le cure che aveva tentato da solo con donne a pagamento avevano rafforzato il suo modello di fallimento, Erickson aveva stabilito che la sua impotenza risultava dal sesso facile.
Pertanto Erickson, con la cooperazione della ragazza, creò una situazione opposta, nella quale il sesso era proibito. Nella sua spiegazione di quanto era successo, Erickson utilizza tipicamente termini vaghi. Quando, nell'ultima frase, dice: "Mildred glielo aveva reso impossibile", noi (e presumibilmente anche il paziente), ci chiediamo che cosa gli è impossibile: avere rapporti? farsi condizionare dal proprio pene floscio, cioè masturbarsi senza erezione? rimanere impotente? In ciascun caso, riuscì a trasferire il 'nemico' fuori dal paziente. A quel punto, invece di essere arrabbiato con se stesso e rinforzare la propria incapacità ad avere un'erezione, il paziente poteva attaccare la causa della propria 'impossibilità' al di fuori di sé, in Mildred. E lo fece 'violentandola'. Una volta avuti soddisfacenti rapporti sessuali senza nessuna preoccupazione circa il raggiungimento dell'erezione, fu presumibilmente in grado di godersi il fare all'amore senza una tale forte componente aggressiva.



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Tags: ipnosi, curare, impotenza, Erickson
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